Proteggere il proprio computer con un UPS
Chi lavora con un computer e gli capita di subire blackout occasionali alla corrente elettrica, bisogna considerare seriamente l’idea di procurarsi di un UPS, ossia un gruppo di continuità a batteria che garantisce di poter chiudere i programmi in sicurezza effettuare lo spegnimento corretto.
Andiamo a spiegare nel dettaglio che cos’è e quali sono le caratteristiche di questo dispositivo.
UPS: cos’è e a cosa serve
Un UPS o gruppo di continuità, è un dispositivo dotato di una batteria interna che accumula energia elettrica, pronta a intervenire nel caso in cui la corrente elettrica va via.
Con un UPS posizionato tra la presa di corrente e l’ingresso del computer, permette di continuare a utilizzare quest’ultimo per alcuni minuti durante un blackout, in modo da poter salvare correttamente i documenti aperti e spegnere il PC in tutta sicurezza.
Oltre a fornire energia ausiliaria in caso di necessità, l’UPS stabilizza la corrente elettrica ricevuta, in modo da farla fluire molto più stabile sul nostro personal computer. Se la nostra linea subisce sovraccarichi di corrente (per colpa di un fulmine) o cali di potenza, l’UPS stabilizza la corrente proteggendo i componenti interni e prolunga la loro durata nel tempo.
Oltre al computer, gli UPS posso proteggere anche altre periferiche come stampanti, modem o monitor, in modo da utilizzare per un breve periodo in caso di blackout.
Caratteristiche di un UPS
Le caratteristiche che bisogna valutare durante l’acquisto di un UPS sono:
- Potenza: indica la corrente elettrica che può fornire l’UPS in caso di blackout, misurata in VA (VoltAmpere);
- PFC: bisogna verificare se l’alimentatore del computer supporta PFC attivo o passivo, in modo da regolarsi sulla capacità dell’UPS da prendere;
- Autonomia: in base alla potenza e alla batteria, l’autonomia di un UPS può variare da pochi minuti a oltre 10. Non possiamo pretendere di avere un pc alimentato dalla batteria dell’UPS per ore ma il giusto tempo per spegnere il computer senza causare danni all’hardware.
In base al tipo di PFC in uso, cambia anche il fattore di potenza da utilizzare per convertire i Watt dell’alimentatore in VA da utilizzare per scegliere un UPS.
PFC Attivo: 0,9
PFC Passivo: 0,6
Identificato il tipo di PFC in uso, possiamo calcolare la capacità del gruppo di continuità necessario al nostro computer dividendo i Watt dell’alimentatore del PC per il valore numerico attribuito al PFC attivo o passivo.
Ecco alcuni esempi:
500 Watt diviso 0,9 = 555,55 VA
500 Watt diviso 0,6 = 833,33 VA
700 Watt diviso 0,9= 777,77 VA
700 Watt diviso 0,6 = 1166,66 VA
Da questi esempi di deduce che se abbiamo un PC con alimentatore da 500 Watt e PFC attivo, dovremo acquistare un UPS da almeno 600 VA, mentre se possediamo un computer con alimentatore da 500 Watt e PFC passivo dovremo acquistare un UPS da almeno 900 VA.
Particolare attenzione ad utilizzare UPS di PFC attivo in caso di alimentatore PCF attivo: in caso contrario si rischia di danneggiare i componenti interni del computer.
In caso di alimentatore PFC passivo invece possiamo utilizzare qualsiasi gruppo di continuità, purché rispetti la richiesta della capacità in VA.
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