Twitter compie 10 anni
Twitter compie 10 anni, rivoluzionando il social in rete e l’informazione. Ogni giorno milioni di persone si connettono e condividono la notizia in diretta, diventando così la prima fonte di informazione con spunti, rivelazioni, testimonianze e molto altro.
Nel tempo non è cambiato molto: sempre 140 sono i caratteri di un Tweet, che rappresenta l’identità del social ossia la sintesi della notizia, per un facile e rapida lettura mantenendo così uno scrolling snello. Per questi motivi Twitter risulta tuttora un social appetibile e innovativo.
Il primo Tweet fu del fondatore Jack Dorsey che postò il primo messaggio con: “Sto impostando il mio twttr“
Nel primo anno gli iscritti a Twitter sarebbero arrivati a generare 5 mila messaggi al giorno, crescendo fino a 300 mila nel 2008, 50 milioni nel 2010, 340 milioni nel 2012 e 500 milioni dal 2013.
I dati diffusi dall’azienda però segnalano che negli ultimi mesi non si è vista una crescita del numero di utenti attivi:
Forse è un po’ presto per dirlo ma quello che sembrava un mezzo rivoluzionario non sta andando bene come ci saremmo aspettati qualche anno fa. Il gruppo in dieci anni di vita non è ancora riuscito a chiudere un bilancio in attivo e dalla sua quotazione in Borsa, nel novembre 2013, ha perso il 50% del valore delle azioni.
Siamo sempre stati abituati a valutare Twitter come un’alternata di Facebook ma in realtà gioca su un’altra categoria. Basta confrontare i numeri (1 miliardo e 590 milioni di utenti attivi al mese, contro i 320 milioni di Twitter) ma anche le scelte aziendali: acquisizione di WhatsApp e il lancio di Messenger da una parte, e il lancio del front video (come la possibilità di condividerli fuori dal social e il lancio del servizio di live streaming) ci dicono che Zuckerberg è più attento alla concorrenza delle app di messaggistica e di YouTube, che ha più di un miliardo di utenti attivi al mese.
Nonostante questa fase di “stallo” di Twitter, risulta ancora l’unico social network a dominare per le notizie in tempo reale, un settore in cui il mercato della comunicazione digitale, tra messaggi che si autodistruggono e video in diretta dal telefono, sono in continua evoluzione. C’è da lavorare per non stufare le persone, e Jack Dorsey, il fondatore, lo sa bene.